Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

ECONOMIA DELL’ ARTE

Versione
Milano
31
Dicembre
2010
1.0

Introduzione

  • Questa nota non tratterà di affari.
  • Il fenomeno arte è forse uno dei temi che permettere di scovare aspetti profondi della economia, ben distinti dalla economia degli affari .
  • L’ arte, come qualunque attività dell’ uomo ha i suoi produttori. Molte cose possono essere raggruppate dalla parola arte. Le opere d’ arte vengono prodotte, esposte, commercializzate, rubate, distrutte, scambiate, immagazzinate ,nascoste..
  • Le opere dell’ artista vengono valutate da alcuni che vengono indicati come esperti di quei mercati (talvolta limitati a certi artisti) che certamente hanno influenza sulla compra vendita delle opere e sulla loro monetizzazione nei sistemi finanziari correnti.
  • Come tutti i mercati, anche i mercati dell’ arte hanno i loro contraffattori. E le opere contraffatte a loro volta vivono nei mercati dell’ arte sia come opere “autentiche” che come opere autenticamente contraffatte.
  • Gli studiosi di opere d’ arte cercano di datare le opere, cercano di ricostruire il contesto sociale in cui le opere sono nate. Costruiscono legami di influenze fra gli artisti , e le loro opere. Una autentica disciplina indicata come storia dell’ arte tende non solo a storicizzare e a contestualizzare le opere d’ arte, ma anche a fornire una immagine della società e della sua evoluzione come riflessa nelle opere d’ arte. In realtà ci sono poi movimenti di artisti che tentano di influire sui movimenti sociali attraverso le loro opere .
  • Ovviamente, esiste anche chi interpreta le opere degli artisti per scopi sociali, non attinenti alla vita degli artisti stessi. Si aggiunga poi che esistono critici che aiutano talvolta i mercanti talvolta gli storici e talvolta la scienza sull’ arte.
  • Scienza si', che compare sempre più spesso accanto alla parola arte. Per molte ragioni.
  • La individuazione delle opere d’arte richiede sofisticate tecnologie che hanno basi scientifiche molto profonde. Scienza, che addirittura cerca di indagare sul lavoro dell’ artista (pittore o altro) durante la sua attività.
  • Non va poi dimenticato che le opere dell’ artista talvolta vengo alterate dal tempo, dall’ ambiente e da danneggiamenti, e vengono meticolosamente restaurate, grazie sempre di più ad una nuova scienza applicata all’ arte. Riconoscere falsi, individuare influenze fra gli artisti, le loro opere ed i loro movimenti.. è una parte genuinamente scientifica che si costruisce sulle osservazioni empiriche delle opere, nonché sul tentativo di descrivere quei fenomeni.
  • Non solo quindi scienza per la tecnica di conservazione e restaurazione delle opere, ma scienza del fenomeno artistico fino al tentativo di sostenere le analisi filosofiche sulla natura e sulla identità della realtà dell’ ARTE.
  • La analisi fin qui svolta.. riguarda solo marginalmente la archeologia dell’ arte.. anche se le analisi possono ben riferirsi anche ad essa, se non si dimentica che le opere, d’ arte o non, si diffondono , vengono cercate e talvolta ritrovate..
  • Nell’ archeologia, un valore va aggiunto al fenomeno arte. Quello di fornirci elementi originali di comprensione sulla vita dei nostri progenitori.

L’ economia dell’ arte

  • A questo punto dobbiamo tralasciare la immagine di quel mondo e dobbiamo parlare di economia….
  • Ci semplifichiamo molto il compito se attribuiamo alle opere dell’ arte una forma di RICCHEZZA, dissociandola dai valori monetari. Chi Possiede una opera d’arte possiede un BENE che nulla ci impedisce di considerare come autentica ricchezza (e spesso è anche importante nel valore di mercato).
  • Ed è qui importante affermare in forma decisamente autoritaria (assiomatica) che, come ogni produzione di ricchezza, l’ arte ha bisogno di lavoro per essere prodotta.
  • E’ il lavoro dell’ artista che produce l’ opera d’ arte! Ma esiste anche il lavoro del “tempo che scorre” che contribuisce in vari modi a modificare la ricchezza considerata. Così il tempo può alterare la qualità dell’ opera, certo.
  • La nuova opera richiederà azioni di recupero ..per portarla nel suo splendore iniziale. Splendore iniziale che è un bene (di nuovo: ricchezza), che per essere conosciuto suggerisce molto lavoro allo storico ed anche alo scienziato. Lo scorrere del tempo è così alla stregua di un vero e proprio lavoro.. come quello di chi costruisce opere della ingegneria, che poi vengono completate.
  • La stessa attività di scambiare (o cedere per via monetaria) una opera ad altri è un forma di lavoro, che come ogni lavoro richiede ricchezze e produce ricchezze e non di rado consuma altre ricchezze.
  • Così il cedere una opera d’ arte ad altri che la valorizzino , attraverso una migliore contestualizzazione dell’ opera, non sembra essere in relazione con la economia del mondo dell’ arte. In verità la umanità, lentamente ed attraverso molte scoperte (lavoro) ed esperienze (ancora lavoro) ha costruito una ricchezza: il senso estetico. è quel senso estetico che spesso rende possibile un apparente aumento dei beni (ricchezze) dell’ arte. In realtà il senso estetico, come ogni ricchezza CHE SERVE ad una costruzione, VIENE CONSUMATO (invecchia) .
  • Ed è quel consumo che trasforma la contestualizzazione in una nuova forma di ricchezza. Ma la stessa contestualizzazione non potrà essere ripetuta: Di fatto è stata, se non del tutto, in parte consumata. Ed è comunque lavoro che parte da una ricchezza prodotta dal mondo dell’ arte.
  • E’ anche qui importante notare che le opere d’ arte hanno una vita che spesso è distribuita nei secoli, ben oltre la vita dei singoli artisti o attori agenti per la vita delle opere.
  • Non è banale osservare così che sono le opere d’ arte (e non gli artisti) che vivono e attirano la attenzione a tempi opportuni di tutto quel mondo che è in grado di osservarle e di influire sulle stesse con il suo lavoro.
  • Visto così, il mondo dell’ arte ha un suo STATUTO, del tutto simile a quello del vivente: la BIOLOGIA!
  • Ma: il mondo dell’ arte vive nella biologia, nella società, e oggi anche nella nella biotecnologia.
  • Certamente l’ uomo sembra essere l’ artefice centrale, ma con un minimo di coraggio, si potrebbe affermare che il fenomeno arte ha fondamenti che superano l’ umanesimo in senso stretto e può farci riflettere sulla presenza spirituale dell’ uomo come presente nel tempo.. lungo i secoli, ben oltre la vita biologica, con cui forse l’ arte condivide i fondamenti..
  • Una interpretazione, poi non tanto coraggiosa, può essere tentata. La Fisica prima e la Chimica dopo, possono darci un forte aiuto.
  • La Fisica a ha come fondamenti il fatto che tutti i sistemi fisici subiscono mutamenti. Questi mutamente trasformano i sistemi fisici nel rispetto di pochissime regole (leggi di conservazione). Per la Fisica , e per la Chimica Tutto si trasforma: nulla si crea , nulla si distrugge..(Attenzione, queste affermazioni vengono sempre più discusse.. ma per ora quelle affermazioni hanno solide basi empiriche, pertanto noi le accettiamo!).
  • A rendere il campo ancora più interessante va aggiunto il ponderoso lavoro di CA.Petri, che afferma una cosa assai semplice e facilmente accettabile da chiunque nel nostro mondo: ovvero che nulla avviene senza opportune condizioni.
  • Ora si', e’ la volta del coraggio: quale che sia la nozione intesa di RICCHEZZA, è proprio la RICCHEZZA che, rendendo possibile il lavoro (ovvero la modifica della ricchezza artistica che nell’ arte può agire variamente) permette di farci una immagine a la Petri del mondo dell’ arte. Infatti se si accetta una qualsiasi interpretazione della parola ricchezza, possiamo immaginare in una data epoca ed in una certa società i prodotti dell’ arte come organismi che “fotografati” in quella epoca ed in quel mondo sono dotati di una forma di ricchezza, che potremmo anche chiamare energia artistica.
  • Sappiamo che la energia può dar luogo a lavoro dalla Fisica e dalla chimica, ed in Petri se la energia è condizione, sappiamo anche che senza quelle opportune condizioni, non possono verificarsi mutamenti nelle ricchezze artistiche.
  • Dunque la ricchezza artistica altro non sarebbe che una forma di ricchezza capace di indurre lavoro (trasformazione) nel mondo dell’ arte!
  • E quelle trasformazioni che potrebbero essere ben incluse in quelle che abbiamo descritto nella prima parte di questa nota (Nuove opere, invecchiamento, analisi critiche, costruzioni dei estetiche, restaurazioni, commercio, valorizzazione anche commerciale sociale politica...).
  • In questa visione , un punto del riferimento alla fisica ed alla chimica rimane oscuro: Ovvero, in Fisica la conservazione della energia è ben accettata. Così come in chimica la conservazione della materia (conservazione della materia che i fisici riducono ad una forma di conservazione della energia).
  • Si può parlare di conservazione dell’ energia artistica? Ai posteri l’ ardua sentenza! Anche qui tuttavia un pò di coraggio permette di avvicinarci ad una affermazione positiva.
  • Esiste chi afferma che si conserva non solo la energia, ma anche la informazione.
  • In pratica quella affermazione ha scarso valore. Ma se, ad esempio, si considera che i metodi di indagine scientifica nella analisi di eventi delittuosi diventano sempre più capaci di ricostruire eventi avvenuti, e di cui sembrava essersi persa qualsiasi traccia, allora la questione forse può essere posta..
  • Se si considera così che l’ ARTE ha una sua autonomia, come al Biologia, allora possiamo ben concludere che come esiste un mistero della vita, esiste anche un mistero dell’ arte. E forse è lo stesso mistero.
  • Mistero che moltissimi cercano di rivelare (costruire?) con le loro osservazioni delle opere d’ arte. Qui forse Ivan Rizzi concluderebbe semplicemente così: la ricchezza dell’ arte è la sua bellezza, ovvero quella energia che mette in moto il mondo!

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