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ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

I vinti si associavano ai vincitori favorendo un aumento di ricchezza grazie al cosviluppo...

L'economia di guerra: ieri, oggi e domani

Versione
Milano
07
Gennaio
2010
1.0
  • L'attuale apparente ritorno ad una economia di sviluppo è basata sulle azioni governative a favore delle banche, che finanziano attività, che producono come unica ricchezza l'aumento del debito pubblico.
  • La storia insegna che nel passato si poneva rimedio a questa situazione con guerre. La produzione nel militare aumentava. Una economia di guerra faceva funzionare i mercati. La distruzione prodotta era la base per un desiderio di rinascita di chi era rimasto povero: lavorava per meno, era più attento al proprio futuro.
  • Si poteva parlare di vincitori e vinti. I vinti si associavano ai vincitori favorendo un aumento di ricchezza grazie al cosviluppo (collaborazione fra ricchi e poveri). Oggi la situazione è assolutamente simile.
  • Tuttavia l'evoluzione dei modi di far guerra rende assai più fragili coloro che hanno la possibilità di vincere, come conseguenza delle nuove logiche terroristiche.
  • Così per aumentare la loro sicurezza quelle potenze debbono investire di più in armamenti ed aumentano quindi la loro fragilità.
  • La presenza di armi nucleari nelle fazioni opposte rende poco probabili confronti diretti. I deboli sono assai più numerosi. I forti non possono che temere confronti nucleari, specie se tutta la loro popolazione ha un ruolo attivo nella produzione di ricchezza.
  • Questi sono i problemi che ci troviamo di fronte per il prossimo decennio.
  • E senza guerre comuni contro le povertà ci troveremo in seri guai. Non è più utile distruggere: lo abbiamo già fatto!

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